Recenti casi di traffico di migranti nel Mediterraneo

Strasburgo, 13 gennaio 2015. Dibattito in plenaria con il commissario Avramopoulos sul traffico dei migranti nel Mediterraneo. Intervento di Barbara Spinelli.

In un’Unione europea in cui, in nome della sicurezza, i ministri degli Interni sono ossessionati dalla raccolta dati dei passeggeri aerei, è stupefacente che possano arrivare navi fantasma – tredici, in tre mesi –  con centinaia di fuggitivi che non sappiamo proteggere dai trafficanti. È scandaloso che alcuni paesi mediterranei, in connivenza con i trafficanti, fingano di non vedere le navi, e rifiutino soccorsi quando viene lanciato il primo SOS, come nel caso della Blue Sky.

Chiediamo il rispetto scrupoloso degli obblighi di salvataggio anche oltre le 30 miglia fissate da Frontex.  Chiediamo che Frontex sia severamente sanzionata, quando critica i salvataggi italiani oltre le 30 miglia. Non vanno così bene le cose, né per Triton né per navi come la Blue Sky: è quanto mi sento di dire al Commissario [Dimitris Avramopoulos] e alla nuova Presidenza lettone.

Chiediamo, per mettere fine al traffico di esseri umani nel Mediterraneo e non metter fine al diritto d’asilo in Europa, l’immediata costituzione di corridoi umanitari legali.

Due domande al ministro Pier Carlo Padoan

Strasburgo, 12 gennaio 2015. Riunione straordinaria della Commissione per i problemi economici e monetari. Intervento di Barbara Spinelli durante il dialogo economico e lo scambio di opinioni con Pier Carlo Padoan, ex Presidente ECOFIN e ministro italiano dell’Economia e delle Finanze

Barbara Spinelli
Ho due domande, una sull’Europa e una sull’Italia.
La domanda sull’Europa. Fra poche settimane la Grecia voterà, e se vincerà Syriza l’Unione si troverà alle prese con una domanda di rivoluzionamento dell’austerità. Verranno chiesti: una parziale europeizzazione del debito, una Conferenza europea simile a quella che condonò i debiti di guerra tedeschi nel ’53, e un New Deal che faccia molto più del piano Juncker: non una ventina di miliardi sottratti a altre destinazioni che dovrebbero generare 300 miliardi di spese in tre anni – con un’inverosimile effetto moltiplicatore di 1 a 15 – ma massicci investimenti pubblici finanziati dalla Banca europea per gli investimenti e dal Fondo europeo per gli investimenti, tramite emissione di eurobond, e acquisto simultaneo da parte della BCE di titoli pubblici con denaro di nuova emissione.

La domanda sull’Italia. Non mi soffermo qui sulla battaglia condotta durante la presidenza italiana per ottenere più flessibilità nel rispetto dei parametri economici Battaglia che considero solo performativa, al momento: basta dire la parola flessibilità, e ci si illude che la flessibilità automaticamente esista. Mi soffermo sulle recenti misure di politica economica del suo governo, e più in particolare sull’indulgenza mostrata verso corruzione e evasione, nonostante le ottime misure europee adottate durante il semestre di presidenza, e da lei elencate. Non elenco qui tutti gli articoli dell’ultima legge di bilancio che depenalizzano i reati fiscali. Ricordo solo alcuni calcoli che sono stati fatti: ogni anno la corruzione comporta in Italia una riduzione dello 0,14 per cento del pil. E dico che delle norme sull’evasione connesse alla legge di bilancio lei è responsabile. Anche di quella che avvantaggia condannati di frode fiscale come Silvio Berlusconi e che è stata per il momento rinviata. Lo è in ambedue i casi, per quanto concerne la frode fiscale: sia che lei fosse d’accordo con queste norme, sia che non ne sapesse nulla (ipotesi ancora più grave).
Quel che le voglio chiedere è cosa pensa dei gesti verbali italiani sulla flessibilità, oltre che del permissivismo su corruzione ed evasione. E per quanto riguarda l’Europa, vorrei avere una sua precisa reazione alle proposte che Tsipras ha dichiarato di voler avanzare qualora andasse al governo. Grazie, ministro.

Risposte di Pier Carlo Padoan
Grazie per le sue domande. Innanzitutto, per quanto riguarda la proposta che verrà presentata dal prossimo Governo greco voglio dire che aspetto di vedere queste proposte. Quando ci sarà un nuovo Governo greco che verrà eletto tramite le elezioni e che avrà un voto di fiducia al Parlamento, in quel caso come ministro delle Finanze di un Paese membro dell’Unione Europea sarò ben pronto a prendere in considerazione queste domande. Lei mi chiede un commento su un qualcosa che non esiste ancora, quindi è impossibile per me dare una risposta qui e ora.

Per quanto riguarda i commenti che lei ha fatto sulla situazione italiana, ci tengo a dire qualcosa per dare un punto di vista preciso su quanto sta avvenendo, voglio dire di fronte a questa Commissione. La legge di stabilità cui ha fatto riferimento come “la finanziaria” non contiene delle norme su questioni giuridiche sull’evasione fiscale. Quello cui lei fa riferimento è la discussione in atto all’interno della cosiddetta delega fiscale che è stata approvata dal Parlamento nel marzo del 2014 e che dà al Governo la possibilità di sviluppare delle misure delegate per rivedere tutto il funzionamento dell’amministrazione fiscale del Paese, compresi anche i modi per combattere l’evasione fiscale, per eliminare le incertezze circa le leggi fiscali. Questa parte è stata oggetto di discussione da parte del Governo il 24 dicembre, e alcune delle misure che sono state oggetto di discussione da parte del Governo sono state sospese per la trasmissione al Parlamento perché il Governo ha ritenuto che ci fossero appunto dei difetti tecnici in queste misure, e mi ritengo responsabile di questi difetti tecnici. Il tutto verrà corretto e il tutto verrà riconsiderato dal Governo e se il Governo le approverà verranno inviate al Parlamento. Quindi non faccio un commento su queste presupposizioni, sulla agevolazione per alcune persone singole, semplicemente respingo quanto è stato detto. Grazie.


Rassegna stampa su questo tema:

Padoan: “Ue, positivo bilancio presidenza Italia. La recessione finirà nel 2015”
«Deflazione vicina, confido nella Bce»
Fisco: Padoan, respingo l’accusa di voler favorire singoli individui
Barbara Spinelli e il ministro Padoan: denunce e domande precise, nessuna risposta

Regolamento di Dublino: interrogazione scritta

Comunicato stampa

L’europarlamentare del GUE/NGL Barbara Spinelli ha presentato oggi un’interrogazione scritta alla Commissione in seguito a una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha sottolineato le lacune del Regolamento di Dublino per i richiedenti asilo, con particolare riferimento al rispetto dei diritti fondamentali. Nel caso Tarakhel v Svizzera, sul trasferimento di un nucleo familiare verso l’Italia disposto dalle autorità svizzere ai sensi del regolamento di Dublino, la Corte ha deliberato che il trasferimento avrebbe sollevato il pericolo di violazione dell’Articolo 3 della CEDU in assenza di garanzie da parte delle autorità italiane circa l’accoglienza idonea dei minori e la coesione del nucleo familiare: questa valutazione “caso per caso” non è attualmente inquadrata dalla legislazione dell’Unione Europea. Nel frattempo il Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos ha dichiarato di non “vedere la necessità urgente di apportare modifiche rilevanti in materia di asilo nel futuro prossimo. Ma ciò non è escluso per il medio termine, dopo un attento esame”. Gli europarlamentari hanno pertanto deciso di chiedere al Commissario se intenda riferire in merito all’applicazione del regolamento di Dublino e, ove opportuno, proporre i necessari emendamenti (il Regolamento impone alla Commissione di farlo entro il 21 luglio 2016) e se, in attesa di una revisione del regolamento di Dublino, la Commissione intenda prendere provvedimenti per evitare il rischio di un aumento dei casi giudiziari a livello nazionale ed europeo.

L’interrogazione è stata sottoscritta dai membri di vari gruppi politici: Eleonora Forenza, Kostadinka Kuneva, Kostas Chrysogonos, Lola Sanchez Caldentey, Marisa Matias e Rina Rojna Kari (GUE/NGL), Juan Fernando Lopez Aguilar e Ana Gomes (S&D), Bodil Ceballos (Verdi), Jozsef Nagy (EPP) e Laura Ferrara (EFDD).