Bruxelles, 26 maggio 2015
L’Altra Europa nacque come progetto di superamento dei piccoli partiti di sinistra per rivolgersi a un elettorato deluso dal Pd, dal M5S e dal voto stesso e come elaborazione di una nuova visione dell’Unione Europea capace di restituire reale rappresentanza ai cittadini attraverso il suo Parlamento. Un’Europa in grado di proporre un modello di sviluppo che coniughi lavoro e conversione ecologica dell’economia, metta al centro gli interessi dei cittadini europei anziché quelli della finanza globale e degli Stati più potenti, per porre così fine ai nazionalismi xenofobi che l’austerità ha scatenato.
A tutte le persone che continuano a combattere le grandi intese, il consolidarsi di un “Partito della Nazione”, l’ortodossia delle riforme strutturali, la decostituzionalizzazione della nostra democrazia, lo scempio e la rapina del nostro territorio e dei nostri mari, va il mio immutato sostegno.
Guardo con particolare attenzione a quei laboratori, come Altra Liguria, Altro Veneto, Altra Puglia, che hanno l’ambizione di riformare il concetto stesso di politica e rappresentanza per renderle realmente partecipative e orizzontali, e a tutte le liste che, prendendo le mosse da Altra Europa, si presentano alle prossime regionali impegnandosi in una battaglia di simile natura.
A loro e ai comitati territoriali va il mio immutato appoggio, così come a suo tempo andò ad Altra Emilia Romagna e Altra Calabria.
barbara spinelli