Strasburgo, 12 aprile 2016
Intervento di Barbara Spinelli (GUE/NGL) durante la discussione in plenaria sul rapporto sulla situazione nel Mediterraneo e la necessità di un approccio globale dell’UE in materia di immigrazione di cui è relatrice ombra. La risoluzione sarà votata dal Parlamento Europeo il 12 Aprile.
Per quasi un anno e mezzo i gruppi hanno negoziato spesso duramente, per giungere all’odierna risoluzione. Eravamo partiti con due ambizioni forti: darci una visione olistica del Mediterraneo e delle migliaia di morti in mare; capire che non siamo di fronte a una questione immigrati ma a una questione rifugiati. Se olistico vuol dire superare una difficoltà affrontando insieme i suoi diversi aspetti, e se penso alle politiche europee dell’ultimo anno e mezzo, mi domando se siamo stati all’altezza.
Non è visione olistica la concentrazione degli Stati membri e della Commissione (Frontex compresa) sul controllo delle frontiere e sul respingimento dei rifugiati, con la scusa che Schengen si salva solo così;
Non è visione olistica la frase vergognosa di Donald Tusk che invita i fuggitivi da guerre e dittature e non venire soprattutto in Europa;
Non è olistica Frontex trasformata in Nuova Agenzia per i Respingimenti collettivi;
Non è olistico soprattutto l’accordo con il regime turco, che respinge tanti rimpatriati nelle zone di guerra siriana mentre in casa reprime i connazionali curdi.
Questo rapporto contiene notevoli punti positivi, soprattutto per quanto riguarda la domanda di vie legali di accesso all’Unione, di sistemi europei di ricerca e salvataggio, del reciproco riconoscimento delle decisioni di asilo. Sarebbe all’altezza delle ambizioni iniziali se denunciasse a chiare lettere l’accordo con la Turchia, come chiesto in precisi emendamenti del mio gruppo. Se comprendesse che siamo di fronte a una crisi di rifugiati, non di immigrati. Se non lo farà, nemmeno questo Parlamento potrà dire di avere una visione olistica del Mediterraneo.