Intervento di Barbara Spinelli, in qualità di Relatore per il Gruppo GUE/NGL della Risoluzione “sui recenti sviluppi in Polonia e loro impatto sui diritti fondamentali sanciti dalla Carta da dei diritti fondamentali dell’Unione europea”, nel corso della Sessione Plenaria del Parlamento europeo. Strasburgo, 13 settembre 2016.
La Risoluzione sarà votata dal Parlamento europeo il 14 settembre 2016.
Non è la prima volta che l’Unione richiama all’ordine i suoi Stati, quando la rule of law è in pericolo. È già successo con l’Ungheria. Successe nel 2004 con l’Italia. Oggi ci pronunciamo – di nuovo – sulla democrazia costituzionale in Polonia. Parlo di democrazia costituzionale e non di democrazia, perché non basta ottenere la maggioranza alle urne per evitare regressioni. In Polonia tali involuzioni si moltiplicano: la Corte costituzionale non è messa in grado di esercitare a pieno la propria indipendenza, nuove leggi sui media e l’antiterrorismo riducono il pluralismo e la protezione dati.
Il mio gruppo sosterrà la proposta di risoluzione comune, ma presenterà emendamenti: critichiamo in particolare alcune posizioni governative offensive dell’Islam e – con i Verdi – una proposta di legge sull’aborto presentata al Sejm e appoggiata dal governo: già difficilissima, l’interruzione di gravidanza rischia di esser vietata perfino in presenza di stupri o malformazioni gravi del feto.
È stato detto che non abbiamo il diritto di immischiarci negli affari interni dei Paesi membri, ma a me pare che non stiamo interferendo. Stiamo ricordando che esistono norme che ciascuno ha sottoscritto firmando i Trattati, e che sono nostra legge comune.
I governanti d’Ungheria e Polonia hanno annunciato giorni fa una “contro-rivoluzione culturale”: che esalti la Cristianità come unica radice d’Europa, le immaginarie identità etniche degli Stati, le loro sovranità semi assolute. Tanto più importante è replicare con questa risoluzione: per dire cos’è che ci fa stare insieme in Europa. Se solo il mercato, o anche la rule of law e la democrazia costituzionale: riconquistate ambedue dopo le dittature del Novecento.