Strasburgo, 15 marzo 2017. Intervento di Barbara Spinelli nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo.
Punto in agenda:
Conclusioni della riunione del Consiglio europeo del 9 e 10 marzo, inclusa la dichiarazione di Roma
Dichiarazioni del Consiglio europeo e della Commissione
Presenti al dibattito:
Donald Tusk – Presidente del Consiglio europeo
Jean-Claude Juncker – Presidente della Commissione europea
Paolo Gentiloni – Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana
Louis Grech – Presidente in carica del Consiglio dell’Unione Europea e Vice Primo Ministro della Repubblica di Malta
Siccome non mi sento di celebrare, né sono oggi fiera dell’Unione, posso dire solo quello mi augurerei si dicesse e facesse, in quest’anniversario.
Mi piacerebbe che l’Unione riconoscesse gli errori che ha fatto, da quando è iniziata la crisi. Che desse assoluta priorità alla giustizia sociale e a un New Deal di grandi dimensioni, perché solo così convincerà i cittadini sempre più disgustati dalle nostre istituzioni.
Mi piacerebbe che smettesse di chiamare populisti tutti coloro che non ottenendo un vero cambio di marcia sentono disgusto, e paura.
Mi piacerebbe che l’Unione cominciasse a pensarsi come terra d’immigrazione, e smettesse di scaricare sull’Africa questioni che noi non sappiamo risolvere, se non con muri e prigioni per rifugiati. Sembrerà un’utopia, ma non dimentichiamo che anche l’unione era, in piena guerra, un’utopia di pochi.