Strasburgo, 5 aprile 2017. Barbara Spinelli è intervenuta nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo in qualità di co-relatore della Proposta di Risoluzione del gruppo GUE/NGL sui negoziati con il Regno Unito a seguito della notifica della sua intenzione di recedere dall’Unione europea.
Nel corso delle votazioni, il Parlamento ha approvato, con 516 voti a favore, 133 contrari e 50 astenuti, la Risoluzione comune presentata dai Gruppi PPE, S&D, ALDE, GUE/NGL e Verdi/ALE.
Di seguito l’intervento:
«Sono d’accordo con l’impianto della risoluzione congiunta, anche se non contiene le autocritiche che avrei desiderato. Ma nella difesa dei diritti dei cittadini è più precisa delle linee guida del Consiglio europeo.
La nostra battaglia parlamentare comincia oggi, e spero che tutti saremo vigilanti su due punti cruciali: i diritti dell’Irlanda del Nord, garantiti dal Good Friday Agreement, e quelli di milioni di cittadini che vivono nel Regno Unito, provenienti dall’Unione o no.
In Irlanda sono in gioco la pace o la guerra. Per i cittadini sono in gioco i fondamenti normativi dell’Unione. Preferisco parlare di fondamenti normativi più che di valori, troppo soggettivi dunque opinabili.
Il Brexit da questo punto di vista mi preoccupa. Milioni di cittadini europei nel Regno Unito, e di britannici nell’Unione, rischiano di perdere diritti fondamentali – sia sociali che civili – attualmente garantiti dal diritto europeo. Uno degli scopi del Brexit è il Great Repeal Bill: che cancellerà tale diritto, creerà un’economia ancora più sregolata, e potrebbe preludere all’uscita dalla Convenzione dei diritti dell’uomo.
Ecco un equivoco della campagna sul Brexit: i cittadini vulnerabili rischiano di non riprendere il controllo cui aspirano, ma di perderlo. Solo a una condizione vedranno tutelati precisi diritti acquisiti: che questi ultimi non diventino merce di scambio, e che siano iscritti nero su bianco nell’accordo di recesso. Spetta a questo Parlamento dare certezze legali e fiducia agli Irlandesi del Nord e ai cittadini impauriti. Spetta a noi capire i nostri errori, e costruire un’Unione sociale che eviti il rigetto di tanti suoi cittadini, e una fuga dall’Europa che dovremo prima o poi cercare di comprendere».
Materiali:
Risoluzione GUE/NGL
Risoluzione comune (testo presentato per il voto)