Comunicato stampa
Strasburgo, 12 giugno 2018
Di seguito l’intervento:
“Premetto che concordo con Vincent Cochetel, Inviato dell’Onu: la solidarietà europea non va discussa mentre arriva una nave di migranti sofferenti. La priorità è dar loro subito il porto più sicuro. Non farlo è illegale.
Al tempo stesso, dobbiamo riconoscere che l’Italia resta il Paese che per primo registra gli arrivi e ne è responsabile, e che nessuna riforma di questa regola iniqua è in vista.
Il blocco delle navi è frutto velenoso del blocco negoziale su Dublino IV, e usa i migranti come ostaggi. Se il Consiglio europeo cercherà l’unanimità su Dublino, come chiede Angela Merkel, sbatterà contro un muro e confermerà che c’è del marcio nell’Unione.
Al mio governo vorrei dire: fate vostra la riforma del Parlamento, ha difetti, vero, ma è la più avanzata possibile. Gran parte del Consiglio vuole ucciderla. Guardatevi da alleati come Orbán: non accetterà redistribuzioni automatiche di quote. Non è amico del governo italiano”.