Durante l’audizione di Frans Timmermans, Commissario per le Relazioni interistituzionali e la semplificazione normativa, Barbara Spinelli ha chiesto l’adesione immediata dell’Unione Europea alla Carta sociale europea. Adottata dal Consiglio d’Europa nel 1961, la Carta garantisce i diritti sociali ed economici in materia di alloggio, salute, istruzione, occupazione, circolazione delle persone, non discriminazione e tutela giuridica.
L’eurodeputata GUE/NGL ritiene che “i diritti sociali e del lavoro dei cittadini europei sono oggi sotto attacco in numerosi Stati membri, a seguito delle politiche di austerità imposte dalla troika”. Non condivide il giudizio del commissario sugli effetti positivi che le misure della troika avrebbero ottenuto in Grecia.
Il Commissario, nonostante abbia riconosciuto l’importanza dei diritti iscritti nei trattati e nella Carta e gli effetti sociali “tremendi” conseguiti dalle misure di austerità, ha risposto che tali riforme erano necessarie e devono scrupolosamente rispettare il diritto comunitario (contraddicendo di fatto quanto dichiarato in un’intervista dal commissario Katainen, secondo cui la Carta dei diritti fondamentali “non si applica” nei memorandum decisi dalla troika per una serie di Stati membri).