Strasburgo, 26 marzo 2019. Intervento di Barbara Spinelli nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo.
Punto in agenda:
Istituzione dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale
Presenti al dibattito:
- Neven Mimica – Commissario europeo per la cooperazione internazionale e lo sviluppo
Barbara Spinelli è intervenuta in qualità di relatore, per il Gruppo GUE/NGL, del parere della commissione LIBE sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale.
Lo strumento europeo di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale è un dispositivo geostrategico più che di sviluppo. Il mantra è: “Aiutiamo i migranti a casa loro”, e aiutiamo in primis le regioni che meglio rispondono ai nostri immediati interessi di politica estera.
Tutto deve essere messo in opera – dice la risoluzione – perché i flussi migratori cessino di essere irregolari e diventino “regolari, ordinati, sicuri, e responsabili”. Nasce lo spauracchio del migrante non solo illegale, ma addirittura irresponsabile.
La politica classica di sviluppo si fonde con quella estera e la stabilità nei Paesi terzi viene legata a strette intese militari: contro pareri precedenti del Parlamento – per quando concerne la separazione dei fondi dedicati dello sviluppo – e fuori da ogni vero controllo parlamentare.
Infine, passano completamente sotto silenzio le guerre americane ed europee di regime change, generatrici di miseria e sfollamenti di massa.
Non manca, è vero, l’accenno alla povertà da sradicare, al ruolo delle Ong e ai diritti umani: temo sia l’omaggio che il vizio rende alla virtù.