COMUNICATO STAMPA
Barbara Spinelli: Frontex restringe il limite operativo delle responsabilità italiane, con la nuova missione Themis, ben sapendo che la zona di ricerca e soccorso libica non esiste
Bruxelles, 26 marzo 2018
L’eurodeputata Barbara Spinelli (GUE/NGL) è intervenuta nel corso della riunione della Commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) del Parlamento europeo dedicata alla presentazione dell’operazione congiunta “Themis” di Frontex – Agenzia europea della Guardia di frontiera e costiera, e questioni riguardanti i diritti fondamentali.
Presenti in aula Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, e Inmaculada Arnaez Fernandez, responsabile dei diritti fondamentali di Frontex
Di seguito l’intervento:
«Ringrazio il dottor Leggeri e in particolare la dottoressa Fernandez per il lavoro che svolge. Alla dottoressa Fernandez vorrei chiedere se ha l’impressione di avere risorse e staff adeguati al grande lavoro che sta facendo.
Ho poi alcune domande per il dottor Leggeri, sulla Libia e sull’operazione Themis che fa seguito all’operazione Triton.
Da quanto mi risulta, la zona SAR libica non esiste. Si tratta di un’affermazione confermata in maniera ufficiale dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO). I requisiti richiesti per il search and rescue non sono stati soddisfatti e la Libia si è dunque ritirata dalla zona SAR. Questo pone un problema di non poco conto, perché la zona SAR era stata istituita principalmente per depotenziare l’attività delle Ong, e affidare ai libici un controllo che non erano in grado di esercitare.
La seconda domanda, già avanzata dalla collega Roberta Metsola, riguarda le regole relative agli sbarchi: si tratta di sbarchi in luoghi sicuri, in places of safety, secondo la Convenzione SAR, oppure di sbarchi in “luoghi più vicini”? Fa una grande differenza.
Infine vorrei una spiegazione sugli elementi di discontinuità dell’operazione Themis rispetto all’operazione Triton. In Triton, l’area operativa era di 35 miglia, poi fu eccezionalmente estesa nel 2015. Adesso, con Themis, siamo alle 24 miglia. Quello che mi domando, e le domando, è: quando mai arriverà un gommone – perché ormai non esistono più le barche – fino alle 24 miglia dove inizia l’area di responsabilità italiana, visto che questi gommoni affondano ben prima?»
Domanda supplementare
«Mi rivolgo ancora una volta al direttore Leggeri. Forse non ho ben colto tutte le sue risposte. Vorrei sapere se conferma che la zona SAR libica non esiste, visto che nella sua presentazione iniziale ha dato invece per scontata la sua esistenza».
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Risposta di Fabrice Leggeri alla domanda sulla zona SAR libica
Trascrizione:
Je ne considère pas comme acquise la zone SAR de la Lybie. Il a eu une déclaration unilatérale à l’été 2017 qui a créé une certaine situation que je n’arrive pas vraiment à qualifier. En tous cas, nous avons dans cette zone, nous voyons qu’il y a certains jours des garde-côtes libyens qui font des secours en mer, mais sur le plan opérationnel il n’y a pas des contacts entre Frontex et les garde-côtes libyens pour ces secours en mer, mais je ne considère pas (la zone SAR) comme quelque chose d’acquis et définitif. Nous savons tous qu’il y a un projet européen de construire un centre de coordination du secours maritime à Tripoli et ce centre de secours est un projet financé par la Commission Européenne. L’Italie travaille à cela avec des fonds européens et l’Italie a souhaité que Frontex puisse travailler avec l’Italie en termes d’expertise de garde-côtes ainsi que la mission EUBAM-Libye – la mission civile de l’Union européenne est également associée à ce projet qui est financé par la Commission Européenne.
http://web.ep.streamovations.be/index.php/event/stream/20180327-0900-committee-libe