Comunicato stampa di Barbara Spinelli
Circola in rete la notizia secondo cui diversi deputati del GUE/NGL avrebbero votato, il 15 gennaio a Strasburgo, a favore della risoluzione di mozione comune “RC-B8-0008/2015” sull’Ucraina (tra questi Barbara Spinelli e alcuni deputati della Linke) o si sarebbero astenuti (Curzio Maltese e Syriza). La notizia è destituita d’ogni fondamento: il GUE/NGL ha votato compatto contro la risoluzione maggioritaria, radicalmente antirussa. Purtroppo l’approvazione di quella risoluzione non ha permesso al GUE di votare la propria mozione “B8-0027/2015“, che difendeva una linea diametralmente opposta e che resta agli atti.
La tesi di chi accusa Spinelli e la Linke di appoggio alla mozione maggioritaria rimanda a una pagina del sito indipendente www.votewatch.eu. Quella pagina riporta dati corretti, registrando la divisione all’interno del GUE su dei singoli emendamenti alla risoluzione approvata, ma non sulla risoluzione stessa. Tutti gli emendamenti presentati dal GUE/NGL sono stati bocciati dal Parlamento europeo. Le differenze all’interno di ciascun gruppo parlamentare sugli emendamenti non sono infrequenti, soprattutto quando si discutono argomenti particolarmente drammatici. Ben altra rilevanza avrebbe la divisione sul voto finale, che tuttavia non c’è stata. Ed è bene che non ci sia stata, alla luce dell’offensiva militare che il governo di Kiev ha lanciato in questi giorni nell’Est dell’Ucraina.
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Questo nell’immediato.
Ci riserviamo di tornare in futuro sulla questione entrando più dettagliatamente nei meccanismi e nelle scelte politiche che il 15 gennaio 2015 hanno determinato l’insieme di votazioni (emendamenti compresi) sulla situazione ucraina nella sessione plenaria del Parlamento europeo riunitosi a Strasburgo.