Strasburgo, 25 ottobre 2016
Oggi il Parlamento europeo ha votato il Progetto di Relazione sulla lotta contro la corruzione e il seguito dato alla risoluzione della commissione CRIM, relatrice Laura Ferrara del Movimento 5 Stelle.
Dopo il voto, Barbara Spinelli ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Mi congratulo con la Relatrice Laura Ferrara per l’ottimo risultato ottenuto con questa relazione. In particolare, mi felicito per l’esito delle votazioni sui compromessi in cui sono stati inseriti – interamente o in parte – emendamenti da me presentati. Mi riferisco alla richiesta di una definizione comune europea del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, di una legislazione europea a tutela dei whistleblowers e dell’implementazione delle norme sui reati ambientali e sulla lotta alle ecomafie.
Purtroppo al Parlamento europeo la parola “mafia” resta ancora in larga parte un tabù, ed è per questo che nella relazione finale – ad eccezione di un riferimento nel paragrafo sulla lotta agli ecoreati- non compare la parola mafia come da me proposto in un emendamento in cui citando l’articolo 416 bis del codice penale italiano, che definisce il reato di associazione di stampo mafioso, chiedevo una legislazione europea specifica per questo particolare tipo di organizzazione criminale. Ma in compenso è stato accolto il contenuto dell’articolo pur senza menzionarne il riferimento.
Un altro motivo di soddisfazione è l’ampio consenso che ha ottenuto la mia proposta di implementazione della Direttiva 2008/99/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 sulla tutela penale dell’ambiente, che propone di punire con sanzioni penali effettive ogni sorta di comportamenti illeciti, da parte degli Stati membri, aventi effetti negativi sulla salute umana o sull’ambiente. L’ecomafia è un fenomeno principalmente italiano che affligge soprattutto il Sud Italia e ha avuto effetti nefasti sulla salute dei cittadini. È positivo che il Parlamento abbia approvato a larga maggioranza la risoluzione e spero che l’iniziativa intrapresa dal Parlamento spinga la Commissione a presentare proposte di testi legislativi al riguardo».