Intervento di Barbara Spinelli in occasione della Sessione Plenaria di Bruxelles, 14 ottobre 2015
- Punto in Agenda:
Conseguenze della sentenza della CGUE che invalida la decisione “Approdo sicuro” con gli Stati Uniti
Dichiarazioni del Consiglio e della Commissione (Consiglio: Nicolas Schmit – Ministro del lavoro, dell’occupazione e dell’economia sociale e solidale del Lussemburgo / Commissione: Věra Jourová – Commissario europeo per la giustizia, i consumatori e la parità di genere)
Di fronte al verdetto della Corte di giustizia, che invalida la decisione della Commissione sul trasferimento dati verso gli Stati Uniti, constatiamo due fatti incoraggianti. Primo: c’è un giudice a Lussemburgo, a far prevalere l’Europa dei diritti sugli arbìtri dei mercati. Secondo: ci sono semplici cittadini, a difenderci dai soprusi e a ottenere ciò che il Parlamento non ha ottenuto con tante risoluzioni. Il giovane Schrems è uno di questi. La sua battaglia a tutela del diritto l’ha condotta sul solco di Snowden, nominato dal nostro gruppo per il Premio Sacharov assieme ad altri whistleblower. Dopo ben tre sentenze della Corte sulla protezione dati, ritengo sia più che mai necessario rivedere tutti gli attuali negoziati in materia e promuovere un bill of rights digitale dell’Unione, fondato sui principi già contenuti nella Carta, simile al marco civil adottato in Brasile nel 2014.