Mercoledì 28 ottobre il Parlamento ha votato in plenaria una risoluzione sull’Iniziativa cittadina europea (Ice), di cui ero “relatore ombra”. La risoluzione migliora in misura apprezzabile una serie di aspetti tecnici, ma purtroppo è passato un emendamento – firmato da socialisti e popolari – che lascia alla Commissione il monopolio sull’essenziale: il necessario seguito legislativo da dare alle Iniziative coronate da successo. È un emendamento che svuota del tutto questo strumento di democrazia diretta e in pratica lo uccide, confermando lo status quo: da quando l’Iniziativa è stata istituita, solo 3 ICE hanno superato la soglia di 1 milione di firme e nessuna di esse è stata presa in considerazione dalla Commissione, come promesso nei Trattati. È caduto anche l’emendamento che chiedeva di poter estendere i poteri dell’ICE alle modifiche dei Trattati esistenti. Per questo il voto che ho raccomandato al gruppo GUE-NGL è passato dal positivo all’astensione.
Per una sintesi dei risultati del voto si veda anche: