COMUNICATO STAMPA
Alla vigilia del Consiglio europeo, il 28 giugno mattina, Barbara Spinelli e 39 eurodeputati hanno scritto al presidente Antonio Tajani: “Le Sue affermazioni sulle Ong sono potenzialmente divisive per il Parlamento europeo”
Bruxelles, 29 giugno 2018
L’intenzione non era entrare nel merito delle affermazioni, ma ricordare al Presidente il ruolo neutrale e imparziale che Egli è chiamato a esercitare, a garanzia della pluralità del Parlamento.
La lettera è più che mai attuale dopo le decisioni del Consiglio Europeo, visto che il Parlamento ancora non si è pronunciato né sulle condizioni fissate dal Consiglio per l’attività di Ricerca e Soccorso delle Ong (rispetto della legge internazionale nella misura in cui questa è “applicabile”; compiti di SAR affidati solo alle Guardie costiere libiche) né sul finanziamento europeo delle cosiddette “piattaforme di sbarco” in Paesi terzi (finanziamento contestato dal Presidente della Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni, Claude Moraes). Il Parlamento europeo è completamente ignorato dal comunicato finale del Consiglio.
Di seguito il testo della lettera e le firme.
Gentile Presidente Tajani,
nell’intervista pubblicata il 25 giugno 2018 dal quotidiano italiano “Il Messaggero”, intitolata Tajani: Basta con queste Ong fuori dalle regole, così favoriscono il traffico del clandestini [1], Lei afferma che le ONG che operano nel Mediterraneo vanno censite e devono tutte avere a bordo un militare italiano o europeo. A suo dire, non è possibile che vadano e facciano come vogliono, raccogliendo persone e favorendo il traffico di clandestini. Vanno autorizzate o fermate. Ha continuato asserendo che prima bisogna trovare un’intesa sugli hotspot esterni, poi su dove mandare i rifugiati. Gli altri vanno rimandati nei Paesi di origine. Ma servono soldi – ha affermato – per creare campi dove possano stare sotto egida UE e ONU.
Vorremmo gentilmente ricordarLe che in seno al Parlamento europeo esistono pareri diversi riguardo alle attività di Search and rescue delle ONG, e il Presidente ha l’onore e l’onere di rappresentarli tutti.
In quanto membri del Parlamento europeo, le chiediamo – in considerazione del Suo ruolo e del Suo mandato – di evitare affermazioni potenzialmente divisive per l’istituzione che rappresenta.
Distinti saluti,
Barbara Spinelli – GUE/NGL
Bart Staes – Verdi/EFA
Stefan Eck – GUE/NGL
Eleonora Forenza – GUE/NGL
Theresa Griffin – S&D
José Bové – Verdi/EFA
Miguel Urbán Crespo – GUE/NGL
Xabier Benito Ziluaga – GUE/NGL
Marie-Christine Vergiat – GUE/NGL
Malin Björk – GUE/NGL
Curzio Maltese – GUE/NGL
Tania González Peñas – GUE/NGL
Javier Couso Permuy – GUE/NGL
Julie Ward – S&D
Maria Lidia Senra Rodríguez – GUE/NGL
Ana Miranda – Verdi/EFA
Josep-Maria Terricabras – Verdi/EFA
Luke Ming Flanagan – GUE/NGL
Pascal Durand – Verdi/EFA
Dietmar Köster – S&D
Tanja Fajon – S&D
Paloma López Bermejo – GUE/NGL
Gabriele Zimmer – GUE/NGL
Klaus Buchner – Verdi/EFA
Patrick Le Hyaric – GUE/NGL
Cornelia Ernst – GUE/NGL
Ivo Vajgl – ALDE
Margrete Auken – Verdi/EFA
Josef Weidenholzer – S&D
Merja Kyllönen – GUE/NGL
Takis Hadjigeorgiou – GUE/NGL
Lola Sánchez Caldentey – GUE/NGL
Jens Rohde – ALDE
Estefanía Torres Martínez – GUE/NGL
Eva Joly – Verdi/EFA
Rina Ronja Kari – GUE/NGL
Ernest Urtasun – Verdi/EFA
Maria Gabriela Zoană – S&D
Elly Schlein – S&D
Helmut Scholz – GUE/NGL