Comunicato Stampa
In 200, tra organizzazioni e personalità del mondo accademico, culturale, sociale, politico e artistico, scrivono alle Regioni italiane: «chiedete un referendum per difendere il nostro mare!»
Circa 130 associazioni e 70 personalità del mondo accademico, culturale, sociale, politico, artistico, hanno risposto all’appello del Coordinamento Nazionale No Triv e sottoscritto una lettera, che è stata inviata oggi alle Regioni italiane per chiedere ai Consigli regionali di deliberare urgentemente una richiesta di referendum abrogativo.
Tale richiesta ha un obiettivo molto chiaro: fermare i progetti petroliferi in mare, sbloccati nel 2012 dal Governo Monti. Essa deve essere deliberata e depositata entro il prossimo 30 settembre da almeno cinque Regioni. Con ciò si eviterebbe la raccolta di 500.000 firme e si consentirebbe ai cittadini italiani di andare a votare nella primavera del 2016. Senza questo referendum, svolto in tempi brevi, i procedimenti per progetti petroliferi riavviati dall’art. 35 del “Decreto Sviluppo” e tuttora in corso si chiuderanno rapidamente, anche grazie all’accelerazione impressa da alcune norme dello “Sblocca Italia”.
Il Coordinamento Nazionale No Triv e le associazioni che hanno sostenuto l’iniziativa invitano tutti i sottoscrittori dell’appello a prendere parte alla conferenza stampa, indetta per il giorno 11 settembre, ore 11, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati – Piazza di Montecitorio, Roma.
Elenco delle sottoscrizioni al 3 settembre 2015 (file .doc)
La sottoscrizione resta aperta. Coloro che volessero aderire a questa iniziativa collettiva, possono inoltrare la loro richiesta mediante posta elettronica all’indirizzo email del Coordinamento Nazionale No Triv: info@notriv.com
Roma, 2 settembre 2015
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