Riconoscere lo stato di Palestina

Agenzia di stampa Fidest, 28 novembre 2014

“Perché l’Europa deve riconoscere lo Stato della Palestina?” chiede Barbara Spinelli intervenendo nella sessione plenaria del Parlamento europeo. “Non per indebolire Israele, ma per sanare le sue ferite, e restituirle una forza politica condannata a perire, se è solo forza militare”. L’eurodeputata del Gue-Ngl/Lista Tsipras si è detta convinta che “non si possa chiedere ai palestinesi l’assoggettamento senza fine e la rinuncia a una statualità. Anche in Europa le cose andarono così. L’unificazione fu possibile quando le frontiere non furono più contese. Solo frontiere certe sono sormontabili”. Per questo, ha continuato Spinelli, “è così importante che sia l’Unione – non solo una serie di suoi Stati – a compiere il gesto decisivo: riconoscere ai Palestinesi il riscatto di una statualità. Se il gesto non viene compiuto, i governi israeliani proveranno un sollievo breve. Ricadranno in sempre nuove guerre, come i sonnambuli nazionalismi che distrussero l’Europa”. (Daniela Padoan)

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Perché l’Europa deve riconoscere lo Stato della Palestina

di mercoledì, Novembre 26, 2014 0 , , Permalink
Israele, Giordania, Libano, Siria e Palestina in una fotografia scattata da un membro dell'equipaggio della Stazione spaziale internazionale. Image credit: NASA

Israele, Giordania, Libano, Siria e Palestina in una fotografia scattata dalla Stazione spaziale internazionale. Image credit: NASA.

Strasburgo, 26 novembre 2014. Intervento in plenaria di Barbara Spinelli in occasione della Dichiarazione del Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza*

Perché l’Europa deve riconoscere lo Stato della Palestina? Non per indebolire Israele, ma per sanare le sue ferite e restituirgli una forza politica condannata a perire, se è solo forza militare. Perché nessuno Stato può sopravvivere come democrazia se occupa terre non sue. Penso che Israele abbia bisogno di darsi infine frontiere non solo legali ma legittime. Penso che non si possa chiedere ai palestinesi l’assoggettamento senza fine e la rinuncia alla statualità. Anche in Europa le cose andarono così. L’unificazione fu possibile quando le frontiere non furono più contese. Solo frontiere non più contese sono sormontabili.

Israele deve la sua nascita a capitoli neri della storia d’Europa. Ne siamo co-responsabili. Per questo è così importante che sia l’Unione – non solo una serie di suoi Stati – a compiere il gesto simbolico ma decisivo: riconoscere ai Palestinesi il riscatto d’una statualità.

Se il gesto non viene compiuto, i governi israeliani proveranno un sollievo breve. Ricadranno in sempre nuove guerre, come i sonnambuli governi nazionalisti che distrussero l’Europa in nome di un’etnia o una terra colpevolmente sacralizzata.

 

* il voto sulla mozione era previsto per oggi, 26 novembre. È stato rinviato a dicembre, su pressioni del Partito Popolare.

Due popoli in due stati

di mercoledì, Luglio 9, 2014 0 , , Permalink

Testo del comunicato stampa della delegazione italiana nel Gue composta dai tre eletti nella Lista Tsipras Eleonora Forenza, Barbara Spinelli e Curzio Maltese, 9 luglio 2014

43 morti in due giorni a Gaza, un giovane palestinese bruciato vivo a Gerusalemme Est, migliaia di feriti, case distrutte in nome “della caccia al terrorista”: è questo il bilancio degli ultimi giorni della violenza israeliana contro il popolo palestinese e della rappresaglia al rapimento e all’uccisione di tre giovani israeliani.

Come delegazione italiana della lista L’Altra Europa con Tsipras chiediamo che l’Unione europea interrompa immediatamente il suo complice silenzio, che condanni l’ennesima violazione dei diritti umani da parte del Governo israeliano e che si assuma la responsabilità politica di lavorare per un vero processo di pace che porti al’ unica soluzione possibile: due popoli, due Stati.

Come gruppo della GUE abbiamo chiesto alla conferenza dei presidenti del parlamento europeo che si discuta di tutto questo durante la sessione di Strasburgo della prossima settimana.