Brexit, difendere i diritti di sei milioni di cittadini

COMUNICATO STAMPA

Strasburgo, 13 marzo 2018. Barbara Spinelli è intervenuta nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a proposito degli “Orientamenti sulle future relazioni tra l’Unione europea e il Regno Unito”, a seguito delle dichiarazioni del Consiglio e della Commissione.

Presenti al dibattito:

  • Jean-Claude Juncker – Presidente della Commissione europea
  •  Monika Panayotova – Vice Ministro incaricato della presidenza bulgara del Consiglio dell’UE nel 2018
  • Michel Barnier – Capo negoziatore incaricato di preparare e condurre i negoziati con il Regno Unito a norma dell’articolo 50 del TUE

Di seguito l’intervento:

«Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Donald Tusk ha detto una cosa giusta ma incompleta: i negoziati sulle relazioni future non possono procedere, se il Regno Unito non offre sul Nord Irlanda soluzioni che rispettino il Good Friday Agreement e tutelino il diritto dei Nord Irlandesi ad avvalersi dello status di cittadini europei, dunque a esser protetti dalla legge dell’Unione in tutti i suoi aspetti. Di contro, è necessario che il negoziato continui sul tema cruciale della cittadinanza europea: un tema che non può abbandonare le nostre menti. Il Withdrawal Agreement, che avrà valore di nuova legge internazionale, deve essere perfezionato entro autunno. Né i Nord Irlandesi, né i cittadini europei in Gran Bretagna, né gli inglesi residenti nell’UE (in tutto più di sei milioni) possono tollerare oltre l’ansia e l’incertezza legale in cui vivono. I loro diritti di cittadinanza europea devono essere salvaguardati e recintati (ring-fenced) in tempo utile e bene».

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