PCE/PEC – Riconoscimento dei diritti di cittadinanza dei cittadini del Regno Unito negli altri Stati membri dell’UE e accordo sui diritti dei cittadini non britannici dell’UE nel Regno Unito

Interrogazione con richiesta di risposta scritta
al Consiglio (Presidente del Consiglio Europeo)
Articolo 130 del regolamento
24 maggio 2017

Julie Ward (S&D), Jean Lambert (Verts/ALE), Helga Trüpel (Verts/ALE), Paloma López Bermejo (GUE/NGL), Catherine Bearder (ALDE), Bart Staes (Verts/ALE), Alfred Sant (S&D), Eugen Freund (S&D), Alex Mayer (S&D), Tomáš Zdechovský (PPE), Barbara Spinelli (GUE/NGL), Heidi Hautala (Verts/ALE), Ricardo Serrão Santos (S&D), Jean-Paul Denanot (S&D), Ernest Urtasun (Verts/ALE), Valentinas Mazuronis (ALDE), Tania González Peñas (GUE/NGL), Hilde Vautmans (ALDE), Pascal Durand (Verts/ALE), Viorica Dăncilă (S&D), Kateřina Konečná (GUE/NGL)

Oggetto:  PCE/PEC — Riconoscimento dei diritti di cittadinanza dei cittadini del Regno Unito negli altri Stati membri dell’UE e accordo sui diritti dei cittadini non britannici dell’UE nel Regno Unito

Dal referendum del 23 giugno 2016 nel Regno Unito, i cittadini degli Stati membri dell’UE nel Regno Unito e i cittadini del Regno Unito in altri Stati membri dell’UE provano un senso di incertezza, ansia e angoscia circa la loro situazione e quella delle loro famiglie.

L’organizzazione «New Europeans» e altre organizzazioni della società civile hanno messo in luce la profonda preoccupazione dei cittadini per quanto riguarda la loro possibilità di beneficiare dei diritti che derivano dalla loro cittadinanza europea, compreso il diritto di rimanere nello Stato membro in cui risiedono, e mantenere il loro diritto alla vita privata e familiare, quale sancito nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE e nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

I cittadini si rammaricano profondamente di essere utilizzati come merce di scambio nei negoziati sulla Brexit.

A prescindere dalla posizione del Regno Unito, presente o futura, può il Presidente indicare se intende raccomandare al Consiglio europeo di impegnarsi a mantenere i diritti di cittadinanza dell’UE per i cittadini britannici in altri Stati membri dell’UE, e a far sì che questi restino in vigore a prescindere dall’esito dei negoziati con il Regno Unito?

Intende inoltre il Presidente sostenere che le garanzie sui diritti dei cittadini dell’UE non britannici nel Regno Unito debbano essere oggetto di un accordo separato con il Regno Unito e non essere influenzate dall’esito dei negoziati su altri argomenti?

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Risposta
17 luglio 2017

Il presidente del Consiglio europeo si è impegnato a rispondere alle interrogazioni parlamentari nella misura in cui queste riguardino le sue attività politiche. Poiché i negoziati con il Regno Unito a norma dell’articolo 50 del TUE non rientrano nel campo d’applicazione di tale impegno, il presidente del Consiglio europeo non è in grado di rispondere all’interrogazione posta dagli onorevoli parlamentari.