Note su Jean-Claude Juncker inviate al GUE/NGL, 15 giugno 2014

Vorrei precisare alcune cose che penso a proposito di Juncker presunto candidato «naturale»alla presidenza della Commissione:

1)  I partiti hanno deciso di presentare propri candidati, il che rappresenta senza dubbio un passo avanti nella creazione di uno spazio europeo di dibattito sulle istituzioni dell’Unione e su chi deve dirigerle. Ma nella sua forma attuale, il Trattato è chiaro e prevede una procedura ancora sbilanciata a favore dei governi: è il Consiglio europeo, dunque gli Stati, a designare a maggioranza qualificata il Presidente, «tenendo conto delle elezioni europee». Dopo «appropriate»consultazioni tra Consiglio europeo e Parlamento, e poi tra candidato designato e Parlamento, il Parlamento può respingere il candidato proposto oppure eleggerlo. Qui resta la sua forza, la sua immutata arma ultima.

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