La fattoria degli animali

Dal sito de L’Altra Europa con Tsipras, 21 marzo 2014

Davvero ci sono situazioni in cui la parole sono dette per fingere grandi pensamenti e ripensamenti, dietro i quali sta in agguato il nulla. Per esempio Matteo Renzi: «I parametri di Maastricht sono anacronistici», ha tuonato prima di incontrare il Presidente della Commissione Barroso. Lo disse Romano Prodi più di dieci anni fa («Le soglie automatiche di Maastricht sono stupide»), e poi lo ripeté con ancor più forza nel novembre scorso: «È stupido che si lascino i parametri immutati 20 anni. Il 3% di deficit/Pil ha senso in certi momenti, in altri sarebbe giusto lo zero, in altri il 4 o il 5%. Un accordo presuppone una politica che lo gestisca, e la politica non si fa con le tabelline». E prima ancora Craxi, nel 1997: «Bisogna riflettere su ciò che si sta facendo: la cosa più ragionevole sarebbe stato richiedere e anzi pretendere, essendo noi un grande paese, la rinegoziazione dei parametri di Maastricht”.

Non sono mancati dunque gli aggettivi acerbi, i bei gesti disubbidienti. Ma basta una parola di Barroso, e l’attuale Presidente del consiglio si corregge, anche se nel più contorto dei modi. Restano anacronistici, i parametri, l’Italia chiede che i fondi strutturali siano esclusi dal calcolo delle soglie, ma comunque «saranno rispettati tutti i vincoli». Un bel salto mortale, per dire che tutto resta com’è.

Quanto all’Europa, non le si chiede alcunché: non un aumento del bilancio (il governo Monti accettò che venisse per la prima volta ridotto), non gli eurobond, non un piano di rilancio comunitario che sia finanziato dalla tassa sulle transazioni finanziarie e da quella sull’emissione di anidride carbonica, come sta per proporre un’Iniziativa Cittadina che cercherà firme in tutta l’Unione.

Eccoli, i gattopardi d’Europa. Dicono che vogliono combattere l’antieuropeismo, e lo rinfocolano. Dicono che vogliono raddrizzare l’Unione, e la storcono. Dicono che non sono alunni somari che si fanno dettare lezioni dagli Stati più forti, ma poi lo sanno, lo accettano: tutti i gattopardi sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. Infatti Germania e Francia hanno sforato le soglie senza grandi problemi, nel 2003. E la Francia le sfora di nuovo quest’anno. Nella fattoria degli animali non c’è una sola idea che si muova, tra la bomba delle parole e il nulla dell’azione.

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