Denunce di costanti abusi commessi dalla polizia bulgara contro i richiedenti asilo

7 dicembre 2015
O-000156/2015

Interrogazione con richiesta di risposta orale
alla Commissione
Articolo 128 del regolamento

Malin Björk, João Ferreira, Josu Juaristi Abaunz, Cornelia Ernst, Martina Anderson, Lynn Boylan, Matt Carthy, Liadh Ní Riada, Kostas Chrysogonos, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Dimitrios Papadimoulis, Sofia Sakorafa, Marie-Christine Vergiat, Younous Omarjee, Patrick Le Hyaric, Barbara Spinelli, a nome del gruppo GUE/NGL
Judith Sargentini, Josep-Maria Terricabras, a nome del gruppo Verts/ALE

Oggetto: Denunce di costanti abusi commessi dalla polizia bulgara contro i richiedenti asilo

Diversi volontari e ONG hanno recentemente pubblicato informazioni e video che documentano i costanti abusi commessi dalla polizia bulgara nei confronti dei richiedenti asilo che entrano in Bulgaria dalla Turchia. Un’indagine condotta dal Centro per i diritti umani di Belgrado e finanziata da OXFAM attesta che la polizia commette sistematicamente abusi contro i migranti, ad esempio sparando, percuotendoli e colpendoli con armi da fuoco, nonché servendosi di cani per costringere i richiedenti asilo, compresi i minori non accompagnati, a riattraversare la frontiera e tornare in Turchia.

Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muižnieks, aveva già espresso preoccupazioni a questo proposito; infatti, nella relazione pubblicata in seguito alla visita effettuata in Bulgaria dal 9 all’11 febbraio 2015, il commissario si rammaricava che, a quella data, il governo bulgaro si fosse rifiutato di avviare indagini in risposta alle numerose accuse relative a respingimenti e altre violazioni di diritti umani connesse.

Tali pratiche costituiscono una violazione degli articoli 18 (diritto di asilo) e 19 (protezione dalle espulsioni collettive e principio di non-refoulement) della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, dell’articolo 3 della Convezione europea dei diritti dell’uomo, nonché del diritto internazionale dei rifugiati.

Alla luce di quanto precede, si chiede alla Commissione:

– ritiene che le pratiche denunciate siano conformi al diritto dell’UE, ivi inclusa la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea?

– Come intende agire per far fronte agli abusi che sono già stati commessi?

– Come intende agire per impedire che tali abusi si ripetano in futuro?

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