Le devastazioni del Brexit

Strasburgo, 5 luglio 2016. Intervento di Barbara Spinelli nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo. 

Punto in agenda: Discussione Prioritaria – Conclusioni del Consiglio europeo del 28 e 29 giungo 2016

Dichiarazioni del Consiglio europeo e della Commissione.

Presenti al dibattito:

Donald Tusk – Presidente del Consiglio Europeo

Jean-Claude Juncker – Presidente della Commissione Europea

 

Il Brexit potrebbe essere più devastante per noi che per il Regno Unito. C’è xenofobia nel voto inglese, ma c’è dell’altro: e se fingiamo di ignorarlo, la xenofobia si impadronirà dell’Europa. La nemesi del Brexit non cade dal cielo: prima venne il disprezzo con cui l’Unione seppellì il referendum greco anti-austerità. Avevamo un anno per riconoscere che era una vittoria di Pirro. Un anno sprecato. Ora che ci inventeremo? Delegare più sovranità? I Paesi restanti non l’accetteranno. Colpevolizzare il suffragio universale? Ci punirà ancora di più. La guerra di classe non è finita. Le vecchie classi impoverite, e le nuove che abbiamo privato di un nome, ci dicono, come il Commendatore nel Don Giovanni: “Ah, tempo più non v’è”. Delegare poteri crescenti a un’oligarchia sempre più sorda al suffragio universale non serve. Solo cambiare radicalmente le politiche, e democratizzarle, può servire a qualcosa.

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