Esclusione di Rom, Sinti e Camminanti dal ruolo di rappresentanti istituzionali nella creazione della Strategia Nazionale di Inclusione della città di Roma

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-001533/2017
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Barbara Spinelli (GUE/NGL)

Oggetto: Esclusione di Rom, Sinti e Camminanti dal ruolo di rappresentanti istituzionali nella creazione della Strategia Nazionale di Inclusione della città di Roma

La comunicazione COM(2011)173 della Commissione europea sollecita gli Stati membri a elaborare strategie nazionali di inclusione dei Rom. Secondo tale comunicazione, gli Stati membri dovrebbero concepire, realizzare e monitorare le strategie nazionali di integrazione dei Rom in stretta cooperazione e basandosi su un dialogo ininterrotto con la società civile Rom e con le autorità regionali e locali.

Il Consiglio dei ministri italiano ha emanato il 28 febbraio 2012 la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti e prevede la nascita di tavoli di inclusione ove la società civile Rom è chiamata a decidere, in concerto con le prefetture e le amministrazioni, le politiche su casa, lavoro, scuola, sanità e uso del denaro pubblico stanziato dall’Unione europea sulla base della comunicazione della Commissione europea.

Ciò nonostante, rapporti di fonti giornalistiche e attivisti rilevano che tali tavoli non sono stati attuati dalla città di Roma escludendo dunque Rom, Sinti e Camminanti dal ruolo di rappresentanti istituzionali previsto dalla comunicazione della Commissione e dalla Strategia [1].

Può la Commissione indicare se è al corrente di questa situazione e se ne terrà conto durante le sue prossime valutazioni dei piani di integrazione nazionali?

[1]     http://www.agenziaradicale.com/index.php/diritti-e-liberta/4370-campi-nomadi-a-roma-la-montagna-ha-partorito-un-topolino

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E-001533/2017
Risposta di Věra Jourová
a nome della Commissione
(9.6.2017)

A seguito della comunicazione del 2011 sul quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020, tutti gli Stati membri hanno sviluppato strategie o insiemi integrati di misure di intervento, e designato punti di contatto nazionali per i Rom al fine di coordinare l’attuazione [1]. Nel 2015 la Commissione ha pubblicato una valutazione in cui ha esortato gli Stati membri a trasformare le strutture formali di coordinamento in meccanismi di cooperazione efficaci e a garantire un coinvolgimento trasparente di tutte le parti interessate, comprese le autorità regionali e locali e la società civile Rom [2]. Per promuovere tale processo, la Commissione fornisce un sostegno finanziario per lo sviluppo di piattaforme nazionali per i Rom [3].

Per quanto concerne l’Italia, la Commissione sta seguendo il coinvolgimento delle parti interessate e il coordinamento dell’attuazione, comprese tavole rotonde e gruppi di lavoro. Nella valutazione del 2016 la Commissione ha, tra l’altro, incoraggiato l’uso dei fondi strutturali e d’investimento europei per il periodo 2014-2020 allo scopo di migliorare il coordinamento delle politiche nei confronti dei Rom italiani [4]. La Commissione continuerà a valutare la cooperazione tra tutte le parti interessate e il coordinamento dell’attuazione, nonché il monitoraggio delle strategie nazionali di integrazione dei Rom.

[1]     COM(2011)173 definitivo “Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom” (eccetto Malta, sul cui territorio non vivono popolazioni Rom).

[2]     COM(2015)299 Report on the implementation of the EU Framework for National Roma Integration Strategies 2015

[3]     http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/rec/topics/rec-rdis-nrcp-ag-2016.html,

[4]     COM(2016) 424 final “Valutare l’attuazione del quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom e della raccomandazione del Consiglio su misure efficaci per l’integrazione dei Rom negli Stati membri — 2016” e SWD(2016)209 final, pag. 67.