Migrazione: indecenze del Consiglio

Bruxelles, 16 settembre 2015. Intervento di Barbara Spinelli durante la mini plenaria sulle conclusioni del Consiglio Giustizia e Affari Interni sulla migrazione (14 settembre 2015).

Le conclusioni del Consiglio sono indecenti. L’85 per cento dei rifugiati vive nei paesi poveri, e gli Stati membri decidono di ricollocarne appena 32.000 entro la fine del 2017. Una maggioranza accoglie la proposta della Commissione di distribuirne altri 120.000 (da Italia, Grecia, Ungheria), ma si fa bloccare da alcuni Stati. Risultato: la ricollocazione è approvata solo “in linea di principio”, non è  vincolante né permanente. Quest’Europa chiacchiera di valori, dimenticando che l’asilo e la solidarità fra Stati membri sono diritti e leggi, non astratti valori. Le sole misure che sa decidere sono inefficaci, e impaurite: muri; interventi militari in Libia che aumenteranno il numero dei fuggiaschi; lotta agli smuggler che esistono perché mancano vie legali di fuga; e liste di “paesi sicuri” dove rispedire i profughi, col rischio di discriminarli secondo le nazioni e di violare il diritto internazionale.


Si veda anche: EU leaders must take more responsibility in migration crisis