I cittadini davanti ai poteri di Frontex

Bruxelles, 10 novembre 2015. Intervento di Barbara Spinelli in occasione della Riunione congiunta delle Commissioni Petizioni e Libertà civili, giustizia e affari interni.

Punto in Agenda:
Rapporto di iniziativa relativa a Frontex, a seguito della Relazione speciale del Mediatore europeo (Emily O’Reilly).

Relatori: Roberta Metsola (PPE – Malta), Ska Keller (Verdi/ALE – Germania)

  • Esame del progetto di relazione
  • Fissazione del termine per la presentazione di emendamenti

Desidero evidenziare due tematiche, a mio avviso importanti, che dovrebbero essere inserite nella Relazione in esame.

Il primo punto, su cui non mi soffermerò in quanto già esaustivamente considerato prima di me dalla collega Laura Ferrara (Movimento Cinque Stelle), concerne il diritto al ricorso dei migranti, di cui questi ultimi devono potersi avvalere soprattutto se provenienti dai cosiddetti “paesi sicuri”.

Riguardo al secondo punto, ritengo sia essenziale che la Relazione richiami l’articolo 263 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, il quale prevede che la Corte di Giustizia eserciti un controllo di legittimità sugli atti degli organi o organismi dell’Unione (Frontex, in questo caso) destinati a produrre effetti giuridici nei confronti di terzi.

L’applicazione dell’articolo 263 permette in effetti di salvaguardare e rafforzare un principio fondamentale della democrazia costituzionale: quello secondo cui più poteri vengono istituiti, più il cittadino è tutelato. In tal caso, un potere supplementare di controllo e monitoraggio viene attribuito al giudice.