Una storia sbagliata (dal blog di Gian Luigi Ago)

Una storia sbagliata (L’Altra Europa vs Barbara Spinelli)

di Gian Luigi Ago

Quanta disinformazione, cattiva coscienza o ipocrisia. Scegliete voi…

Barbara Spinelli, una delle garanti e ispiratrici dell’appello dell’Altra Europa viene candidata alle europee dichiarando che rinuncerà al seggio a favore del secondo eletto in caso di elezione.
Dopo l’elezione viene invitata via lettera da Alexis Tsipras stesso ad accettare comunque l’elezione. Sel e Rifondazione appoggiano questa richiesta ma lasciano a lei la patata bollente di scegliere in quale circoscrizione accettare l’elezione, rifiutando un sorteggio o di accordarsi tra i due partiti.

Così per inciso diciamo anche che le elezioni non servono per spartirsi eletti tra Sel e Rifondazione (uno a te, uno a me…) ma per scegliere delle persone competenti e in grado di ben rappresentare e attuare il programma (su questo vedremo nel finale cosa succederà…).
Così è, anche se le logiche dei partiti ragionano invece in un altro modo…

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Gli eredi della Lista Tsipras

Bologna, 3 novembre 2014. Intervento in sostegno de “L’Altra Emilia Romagna”

Sono qui con voi, dopo alcuni mesi di impegno molto assorbente nel Parlamento europeo, perché a mio parere siamo di nuovo a un bivio, proprio come dicevamo di essere quando nacque, nell’inverno 2013, la lista L’Altra Europa con Tsipras. Non dico “Siamo in emergenza” perché questa parola è stata sequestrata, come vedremo, e va maneggiata con circospezione estrema. Perché rimanda alla nozione – e alle pratiche politiche e giuridiche – di uno Stato di eccezione dal quale è urgente uscire.

Il bivio è stato raccontato in vari modi, dopo il 25 maggio. Cito solo l’ultimo – il testo di Marco Revelli uscito sul Manifesto il 27 ottobre – cui aggiungerei vari altri testi, tra cui quelli, per me particolarmente importanti, scritti da Guido Viale. In essi vediamo raccontate le divisioni che hanno caratterizzato la nostra esperienza, spesso fratricide, assieme alle nostre aspettative o speranze.

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L’Europa al bivio

Testo dell’appello di Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli e Guido Viale per la creazione alle elezioni europee 2014 di una lista – promossa da movimenti e personalità della società civile, autonoma dagli apparati partitici – a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, leader del partito unitario greco Syriza, alla presidenza della Commissione Europea.

L’Europa è a un bivio, i suoi cittadini devono riprendersela. Dicono i cultori dell’immobilità che sono solo due le risposte al male che in questi anni di crisi ha frantumato il progetto d’unità nato a Ventotene nell’ultima guerra, ha spento le speranze dei suoi popoli, ha risvegliato i nazionalismi e l’equilibrio fra potenze che la Comunità doveva abbattere. La prima risposta è di chi si compiace: passo dopo passo, con aggiustamenti minimi, l’Unione sta guarendo grazie alle terapie di austerità. La seconda risposta è catastrofista: una comunità solidale si è rivelata impossibile, urge riprendersi la sovranità monetaria sconsideratamente sacrificata e uscire dall’Euro. Noi siamo convinti che ambedue le risposte siano conservatrici, e proponiamo un’alternativa di tipo rivoluzionario. È nostra convinzione che la crisi non sia solo economica e finanziaria, ma essenzialmente politica e sociale. L’Euro non resisterà, se non diventa la moneta di un governo democratico sovranazionale e di politiche non calate dall’alto, ma discusse a approvate dalle donne e dagli uomini europei. È nostra convinzione che l’Europa debba restare l’orizzonte, perché gli Stati da soli non sono in grado di esercitare sovranità, a meno di chiudere le frontiere, far finta che l’economia-mondo non esista, impoverirsi sempre più. Solo attraverso l’Europa gli europei possono ridivenire padroni di sé.

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