Servono a qualcosa le elezioni?

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-001899/2015 alla Commissione

Articolo 130 del regolamento

Kostas Chrysogonos (GUE/NGL), Neoklis Sylikiotis (GUE/NGL), Lola Sánchez Caldentey (GUE/NGL), Emmanouil Glezos (GUE/NGL), Igor Šoltes (Verts/ALE), Barbara Spinelli (GUE/NGL), Tatjana Ždanoka (Verts/ALE), Takis Hadjigeorgiou (GUE/NGL), Paloma López Bermejo (GUE/NGL), Fabio De Masi (GUE/NGL), Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), Marisa Matias (GUE/NGL), Nessa Childers (S&D), Sofia Sakorafa (GUE/NGL) e Dario Tamburrano (EFDD)

Oggetto: Risultati elettorali e mutamenti della linea politica

Mercoledì 28 gennaio 2015, il Commissario Jyrki Katainen ha dichiarato pubblicamente che “noi” (intendendo ovviamente le istituzioni europee in generale e la Commissione in particolare) “non mutiamo la nostra linea politica in funzione delle elezioni” [1] facendo seguito alle elezioni greche del 25 gennaio 2015. L’articolo 2 del trattato sull’Unione europea stabilisce, tuttavia, che “L’Unione si fonda sui valori del rispetto della democrazia”.

Condivide la Commissione il punto di vista espresso da Katainen, secondo cui gli esiti elettorali dovrebbero essere considerati irrilevanti per la definizione o ridefinizione delle politiche europee?

Se la Commissione condivide i punti di vista di Katainen, considera allora le elezioni (parlamentari) un elemento necessario e integrante della democrazia, come stabilito nell’articolo 2 del TUE, o non le considera tali?

Se i risultati elettorali devono essere considerati irrilevanti per le politiche europee, come ha suggerito Katainen, qual è allora la ragione dello svolgimento delle elezioni?

[1] International New York Times, 29 gennaio 2015, pag. 16.
E-001899/2015


 

Risposta del Vicepresidente Frans Timmermans a nome della Commissione (2.4.2015)

Il Vicepresidente Jyrki Katainen si riferiva ad un risultato elettorale nazionale e ha altresì spiegato che la Commissione rispetta l’esito delle elezioni greche e coopererà con il nuovo governo greco, così come ha fatto con il precedente. Ha inoltre ricordato che la Commissione è tenuta a trattare tutti i cittadini allo stesso modo e di conseguenza deve prestare un’attenzione analoga ai risultati elettorali in tutti gli Stati membri. La Commissione prende atto di tali risultati e opera, ovviamente, in totale conformità all’articolo 2 del TUE.