Interrogazione sull’uso della forza nel prelievo delle impronte dei migranti a Pozzallo e Lampedusa

COMUNICATO STAMPA

Bruxelles, 13 maggio 2015

L’eurodeputata Barbara Spinelli ha depositato un’interrogazione alla Commissione in cui – congiuntamente ai colleghi Elly Schlein, Laura Ferrara, Ignazio Corrao, Eleonora Forenza e Curzio Maltese – chiede chiarimenti sulle violenze subite da numerosi richiedenti asilo nei centri di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa e Pozzallo.

Con particolare riferimento al Centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo, fonti diverse e concordanti documentano l’uso illegittimo della forza per costringere i migranti, anche minori, all’identificazione attraverso il prelievo delle impronte digitali in violazione delle salvaguardie previste dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo. Vari cittadini stranieri, anche minori, hanno dichiarato di aver subito percosse con manganelli elettrici.

Gli eurodeputati chiedono alla Commissione di indagare sugli avvenimenti di questi giorni e valutare se ciò che continua a registrarsi a Lampedusa e a Pozzallo non violi l’art. 4 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, gli art.3 e 5.4 della CEDU, l’art. 14 (b), 17 e 19 della Direttiva 2003/9/CE detta di “Accoglienza” e l’art. 8 del Regolamento n. 2725/2000 detto “Eurodac”.


Si veda anche:
Migranti, denuncia all’Europarlamento: “A Pozzallo maltrattati i minori”

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