Rispetto dei diritti fondamentali e del principio di leale cooperazione negli accordi relativi alle politiche di asilo e di migrazione

Interrogazione con richiesta di risposta scritta
al Consiglio
Articolo 130 del regolamento

(6.6.2016)

Barbara Spinelli (GUE/NGL) , Sophia in ‘t Veld (ALDE) , Stelios Kouloglou (GUE/NGL) , Sofia Sakorafa (GUE/NGL), Stefan Eck (GUE/NGL) , Iuliu Winkler (PPE) , Izaskun Bilbao Barandica (ALDE) , Barbara Lochbihler (Verts/ALE), Josef Weidenholzer (S&D) , Bodil Valero (Verts/ALE) , Josu Juaristi Abaunz (GUE/NGL) , Marisa Matias (GUE/NGL) , Hilde Vautmans (ALDE) , Ana Gomes (S&D) , Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL) , Jean Lambert (Verts/ALE) , Petras Auštrevičius (ALDE) , Curzio Maltese (GUE/NGL) , Nikolaos Chountis (GUE/NGL) , Soraya Post (S&D) , Julie Ward (S&D)

Oggetto:  Rispetto dei diritti fondamentali e del principio di leale cooperazione negli accordi relativi alle politiche di asilo e di migrazione

Dal 2014 il Consiglio ha lanciato una serie di accordi relativi all’asilo e alla migrazione, alcuni aspetti dei quali sono rimasti confidenziali e non sono stati sottoposti a un controllo parlamentare.

Il 23 marzo 2016 la Commissione, il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) e il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) avrebbero discusso di partenariati con paesi del Corno d’Africa – tra cui il Sudan – con lo scopo di mettere fine all’afflusso di rifugiati verso l’Europa con i fondi dell’UE, rispecchiando la “dichiarazione” UE-Turchia e il “patto sulla migrazione” avanzato dall’Italia. È opportuno sottolineare che la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto nei confronti del presidente sudanese, accusato per il suo presunto ruolo nel genocidio del Darfur.

L’articolo 13, paragrafo 2 del trattato sull’Unione europea (TUE) stabilisce che le istituzioni attuano tra loro una leale cooperazione e agiscono nei limiti delle attribuzioni che sono loro conferite dai trattati, secondo le procedure, condizioni e finalità da essi previste.

Ritiene il Consiglio:

–     di aver rispettato il principio di leale cooperazione proponendo tali accordi, dal momento che il Parlamento non è stato né consultato né informato della loro esistenza?

–     che i fondi dell’UE destinati a questo piano d’azione non saranno utilizzati per reprimere la popolazione civile?

–     che tali accordi rispettino l’articolo 3 del TUE per quanto concerne gli obiettivi dell’UE di tutelare i diritti umani e osservare rigorosamente il diritto internazionale, compreso il diritto di chiedere asilo?
IT

E-004653/2016
Risposta

(26.9.2016)

Il Consiglio non ha discusso accordi ai sensi dell’articolo 218 del TFUE relativi all’asilo e alla migrazione, neanche con il Sudan.

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