Il Parlamento europeo riconosce la tratta degli esseri umani a scopo di estorsione

COMUNICATO STAMPA

Barbara Spinelli: Il Parlamento europeo approva Il rapporto sulla situazione dei diritti  fondamentali nell’Unione europea nel 2015 riconoscendo la tratta degli esseri umani a scopo di estorsione

Strasburgo, 13 dicembre 2016

Oggi il Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo ha votato un rapporto di iniziativa sulla Situazione dei diritti fondamentali nell’Unione Europea nel 2015.

Dopo il voto Barbara Spinelli ha dichiarato:

«Giudico positivo il risultato del voto, favorevole alla Relazione sulla situazione dei diritti fondamentali, per la quale avevo presentato numerosi emendamenti. Scopo degli emendamenti era quello di rafforzare i diritti delle minoranze e dei migranti minorenni, di offrire particolare sostegno e soddisfare i bisogni delle donne rifugiate che subiscono una doppia discriminazione: quella di essere migranti e quella di essere donne.

In altri emendamenti avevo chiesto agli Stati membri di facilitare i ricongiungimenti familiari e di assicurare la trasparenza e il rispetto dei diritti fondamentali nei casi di reclusione dei migranti.

Motivo di soddisfazione è stato in particolare l’approvazione di un emendamento in cui chiedevo agli Stati membri di riconoscere la tratta degli esseri umani a scopo di estorsione accompagnata da pratiche di tortura come una forma di tratta degli esseri umani, considerando i sopravvissuti quali vittime di una forma di tratta di esseri umani perseguibile, tale da comportare obblighi di protezione, assistenza e sostegno. Si tratta di riconoscere uno speciale tipo di tratta che non è presente in nessun’altra Relazione del Parlamento europeo e non è riconosciuta dagli Stati membri nonostante numerosissimi eritrei siano vittime di queste pratiche, soprattutto nella regione del Sinai e della Libia.

È fondamentale che il Parlamento abbia riconosciuto la tratta degli esseri umani a scopo di estorsione».

Cos’ha imparato l’Europa dagli errori delle politiche passate?

Punto in Agenda: Exchange of views with Members of Parliament of Jordan, Lebanon, Libya, Morocco, Tunisia and Turkey in the presence of Roberta Metsola and Kashetu Kyenge co-rapporteurs on the strategic own-initiative report ”The situation in the Mediterranean and the need for a holistic approach to migration” (2015/2095(INI))

Key note speeches by

Federica Mogherini, Vice-President of the European Commission/High Representative of the Union for Foreign Affairs and Security Policy
Dimitris Avramopoulos, Commissioner for Migration, Home Affairs and Citizenship
António Guterres, United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR)

Bruxelles, 15 settembre 2015

Barbara Spinelli (Gue/Ngl) è intervenuta nella riunione congiunta delle commissioni Affari esteri (AFET) e Libertà civili, giustizia e affari interni (LIBE) che si è tenuta questa mattina nella sede del Parlamento europeo di Bruxelles sul Rispetto dei diritti umani nel contesto dei flussi migratori nel Mediterraneo, alla presenza della vicepresidente della Commissione europea e Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini, del commissario per la Migrazione, affari interni e cittadinanza dell’UE Dimitris Avramopoulos e dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) António Guterres

«Vorrei porre due domande all’Alto Rappresentante per la politica estera Mogherini riguardo all’operazione navale EUNAVFOR Med, considerando che ci troviamo alle soglie del passaggio alla fase due dell’operazione – quella che prevede lo smantellamento delle organizzazioni dei trafficanti tramite l’abbordaggio e l’affondamento in mare aperto dei barconi su cui viaggiano i profughi – e dunque più vicini alla fase tre, quella in cui l’operazione sarà condotta nelle acque territoriali libiche e nel territorio stesso della Libia.

Quello che vorrei chiedere è contenuto, grosso modo, nell’intervista rilasciata dal Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov il 13 settembre: intervista che ritengo di estrema importanza in virtù della decisione – favorevole o non favorevole all’iniziativa UE – che il governo russo prenderà nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Quale significato assume il concetto di lotta agli smuggler quando ci troviamo di fronte non a barconi, come sempre più spesso accade, ma a gommoni che il più delle volte non sono “governati” da nessuno? Gli smuggler cui si pretende di dare la caccia con questa operazione sono spesso molto lontano dai barconi. Quale dovrebbe essere esattamente il mandato dell’operazione EUNAVFOR Med quando, nell’ipotetica terza fase, saranno previste operazioni militari nelle acque e nei porti della Libia? Infine, e soprattutto: quali lezioni ha tratto l’Europa dagli errori delle politiche passate – come giustamente si è interrogato il rappresentante della Tunisia Karim Helali che ha parlato prima di me – errori che, non dimentichiamolo, hanno provocato e acuito l’esodo di questi anni?»