Pacchetto asilo: il Consiglio è colpevole di omissione di atti dovuti

COMUNICATO STAMPA

Strasburgo, 15 gennaio 2019

Barbara Spinelli (GUE/NGL) è intervenuta nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo dedicata alla discussione sulla “Riforma della politica dell’UE in materia di asilo e migrazione alla luce della perdurante crisi umanitaria nel Mediterraneo e in Africa”.

 L’intervento è stato pronunciato a seguito delle dichiarazioni del Consiglio, rappresentato dal Segretario di Stato per gli Affari europei (Presidenza rumena del Consiglio dell’UE) Melania-Gabriela Ciot, e della Commissione, rappresentata dal Commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos.

«Sempre diciamo che la nostra è un’Unione fondata su diritto. È falso: sulle politiche migratorie non siamo un’unione e violiamo il diritto europeo e internazionale. I soli regolamenti su cui insiste il Consiglio sono quelli securitari – guardia frontiera, rimpatri – che esternalizzano gli obblighi d’asilo.

I dossier basati sulla solidarietà: tutti in blocco seppelliti. È passato un anno e mezzo e il Consiglio ancora non è in grado di presentarci controproposte su Dublino Quattro. Gli altri dossier – qualifiche per protezione internazionale, reinsediamenti – sono fermi da un anno, sempre per colpa del Consiglio.

Il risultato è davanti ai nostri occhi: litigi tra Stati membri; criminalizzazione della Ricerca e Salvataggio; accordi ad hoc fra Stati UE per aggirare le norme, comprese quelle di Dublino Tre; infine consegna di migranti ai Lager libici –  sono campi di morte, Signora Presidente del Consiglio, è insensato difendere le intese con Tripoli. Il Consiglio è colpevole di omissione di atti dovuti e la Corte dovrebbe occuparsene. Ha ragione il commissario Avramopoulos: The time is now!».

Sulle politiche di ricollocazione dei richiedenti asilo, l’Unione europea segua l’esempio del Portogallo

COMUNICATO STAMPA

Bruxelles, 22 febbraio 2016

Lo scorso 16 febbraio, il primo ministro portoghese Antonio Costa ha inviato una lettera al premier Alexis Tsipras dichiarando l’intenzione del suo Paese di accogliere migliaia di rifugiati dalla Grecia, in segno di solidarietà. Il Portogallo si è offerto di ospitare duemila rifugiati nelle università e ottocento in istituti tecnici, e sta valutando la possibilità di ospitarne altrettanti nel settore agricolo e forestale.

Barbara Spinelli ha registrato in data odierna un’interrogazione scritta rivolta al Consiglio, invitandolo a far propria l’iniziativa del Portogallo e a raccomandare agli Stati membri di seguire questo buon esempio, nella speranza che possa diventare pratica comune all’interno dell’UE, nello spirito dell’articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, sul principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri.

L’eurodeputata del GUE/NGL ha infine chiesto al Consiglio quali azioni intenda intraprendere, in accordo con il principio di leale cooperazione sancito dall’articolo 4 TUE, al fine di garantire che i suoi rappresentanti diano esecuzione e non intralcino l’attuazione degli schemi di ricollocazione di emergenza adottati durante le riunioni straordinarie del Consiglio Giustizia Affari Interni del 14 e 21 settembre 2015.