La falsa coscienza dell’Europarlamento

Lettera al direttore de «La Stampa», 23 agosto 2014

Caro direttore,

poco più di un mese e mezzo di lavori al Parlamento europeo sono un tempo breve, se si vogliono conoscere sino in fondo i meccanismi di funzionamento dell’Unione e soprattutto se si prova a immaginare quale possa essere la via per uscire – con una visione che sia operosa oltre che intellettualmente precisa – dallo stato di prostrazione, apatia, regressione nazionalista in cui versa il progetto di unificazione. Ma fin d’ora alcune cose importanti si possono dire.

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